Qui è possibile trovare le risposte alle seguenti domande:
CIJ è l’acronimo di Continuous inkjet, ovvero Getto d’Inchiostro Continuo. La stampante crea un flusso di minuscole gocce di inchiostro, quindi seleziona alcune delle gocce da stampare, trasformandole in caratteri che vengono impressi sul prodotto. Le gocce non utilizzate vengono riutilizzate dalla stampante, tornando a far parte del flusso d’inchiostro.
Le stampanti CIJ caricano le singole gocce d’inchiostro che compongono il messaggio. Ogni goccia, con la propria carica specifica, passa attraverso un campo magnetico generato all’interno della testa di stampa. La quantità di carica sulla goccia determina la misura della deviazione che avrà nel campo. Le gocce che subiscono la deviazione maggiore sono quelle compongono la prima linea del codice, oppure sono le prime gocce di un codice con una linea singola. Le gocce che subiscono la deviazione minima compongono le linee inferiori del codice, oppure sono le gocce inferiori di un codice con singolo carattere. Le gocce che non hanno alcuna carica non vengono deviate, ma restano all’interno della testa di stampa e tornano all’erogatore d’inchiostro.
Le stampanti CIJ possono essere utilizzate per stampare su carta, plastica, metallo, vetro e altro ancora. Tra le applicazioni tipiche si possono citare la codifica di contenitori per il latte, lattine di bibite, medicinali, piccole scatole di cartone, cavi e la marcatura di piccoli componenti.
Le stampanti CIJ non vengono mai a contatto con il prodotto. L’inchiostro viene erogato attraverso l’aria una goccia alla volta in modo che, quando un prodotto in movimento passa davanti alla stampante, il codice venga stampato come programmato. Solitamente, la distanza che intercorre tra la testa di stampa e il prodotto è di circa 4,8 mm.
Per quanto riguarda la tecnologia CIJ, l’inchiostro circola continuamente attraverso tutta la stampante, dall’erogatore attraverso la testa di stampa e nuovamente verso l’erogatore. Nella tecnologia DOD, l’inchiostro viene invece diffuso solo nel momento in cui la stampa è in funzione.
La tecnologia LCM (Large Character Marking, Marcatura a Grandi Caratteri) viene chiamata a volte DOD (Drop On Demand, vale a dire “erogazione solo a richiesta”). Le stampanti LCM vengono utilizzate di norma sul packaging secondario, per la codifica del quale è richiesto un carattere più grande. Solitamente le font stampate con CIJ variano da 3,18 mm a 12 mm in altezza, mentre i caratteri stampati con tecnologia LCM possono superare i 50,8 mm in altezza.
Per la maggior parte delle stampanti CIJ di Videojet, si consiglia di mantenere una distanza pari a circa 4 mm fra l’estremità della testa di stampa e il prodotto. Quando la testa di stampa si trova a meno di 4 mm dal prodotto, il codice si rimpicciolisce e le gocce stampate sono ravvicinate. Quando la distanza dalla testa di stampa è superiore ai 4 mm, l’altezza di stampa aumenta e le gocce stampate sono più distanti tra loro producendo una stampa meno accurata.
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Videojet offre diversi rilevatori per differenti tipologie di prodotto. I rilevatori più comunemente impiegati sono quelli con sensore fotoelettrico che impiegano i raggi infrarossi per rilevare la presenza di un prodotto che arriva sulla linea. Offriamo anche metal detector per il rilevamento di prodotti in metallo, oltre a rilevatori a fibra ottica per il rilevamento dei marchi di registro all’interno di un prodotto. Chiama il numero del Customer Care di Videojet per ulteriori informazioni sui rilevatori di prodotti: +39 02 55376811
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